domenica, febbraio 08, 2015

JUPITER- IL DESTINO DELL'UNIVERSO

Jupiter-Il destino dell'universo
di Wachowski
con Channing Tatum, Mila Kunis, Eddy Redmayne
Usa, 2015
genere, fantascienza
durata, 127'



Lo scopo ultimo/unico dell’uomo moderno è il profitto.
I fratelli Whachowski, che nella propria filmografia annoverano titoli di alto livello - secondo noi anche il recente “Cloud Atlas”, stroncato da critica e pubblico, è un titolo meritevole  alla pari dei film più riusciti -, sembrano aver voluto costruire attorno a quest’epitaffio/incipit l’ultima fatica titolata “Jupiter”.

Il film narra di una moderna Cenerentola - interpretata da una Mila Kunis poco convincente, sicuramente attrice più adatta alle piccole commedie americane - che, per questioni genetiche, si trova ad essere una sorta di regina che ha potere su buona fetta dell’universo conosciuto e non. 

Nonostante il film sia visivamente d’impatto - si ripesca moltissimo, tra gli altri, dall’immaginario appartenente a Terry Gilliam, che non a caso in “Jupiter” fa una figurazione speciale -, la tematica trattata, seppur in voga nella più recente produzione cinematografica, non è ben approfondita e sembra restare in superfice, così come il contorno poco “corccante” fornito da una sceneggiatura per lo più di basso livello.
Nonostante sia mirabile il tentativo di vagliare e sperimentare il più possibile su territori nuovi, gli autori di “Matrix”, questa volta, arrivano a partorire un’opera inconsistente come forse mai avevano fatto - i sequel di “Matrix”, ovviamente sono esclusi -:

A dirla tutta, l’unico colpo di scena del film è che Sean Bean non muore.
Antonio Romagnoli

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