giovedì, settembre 05, 2013

70 Mostra internazionale d'arte cinematografica: immaginario festivaliero

Antonio Albanese,
attore
(L'intrepido)







Per  Gianni Amelio Antonio Pane è la risposta poetica e garbata alla crisi dei nostri tempi, per Antonio Albanese che lo interpreta l'occasione per rilanciare il suo talento d'attore. Da Venezia dove "L'intrepido" è passato in concorso pareri discordanti tra la critica ed applausi del pubblico.

1 commento:

Anonimo ha detto...

Presentato come commedia l'intrepido rivela presto la sua natura drammatica. Che io ricordi Amelio mai si era cimentato nella commedia e la presenza di Albanese purtroppo non basta per farci ridere a cuor leggero, anzi. Ma sappiamo che Albanese ha doti anche drammatiche, che riesce a dosare con mestiere.
Amelio riesce tuttavia a mantenere la propria impronta offrendoci uno squarcio di vita comune, sebbene con imperfezioni narrative.
Ne L'intrepido si intrecciano riflessioni sulla realtà lavorativa italiana alle difficoltà di famiglie in cui l'immaturità dei genitori è pagata a caro prezzo dai figli.
Sebbene non sia mestiere suo, Gabriele Rendina è piuttosto naturale ed efficace nell'interpretare la parte del figlio.
Albanese ci mette tutto il proprio mestiere ma non è sorretto adeguatamente dalla sceneggiatura. Sandra Ceccarelli ci regala un buon cameo: gli anni passano ma lei è sempre bella e sempre più "virnalisiana".
Milano fa da sfondo in tutta la sua enigmatica bellezza; si sono premurati pure di tirare a lucido il tram..
L'intrepido non lascia indifferenti: seppur al di sotto delle possibilità di Amelio questo film porta in discussione molti argomenti sociali. Il finale amaro è a mio parere incompiuto poichè il protagonista sembra non aver maturato una crescita.
Molto bella la Fotografia di Luca Bigazzi. Ciao, Damiano